Telefonare ovunque: le comunicazioni satellitari

Telefonare ovunque: le comunicazioni satellitari


Quando furono messi in commercio i primi telefoni satellitari, il loro prezzo di acquisto – per non parlare della tariffazione del traffico – era talmente alto da impedirne la diffusione al di fuori degli ambienti militari e governativi. Poi, come per tutti i prodotti “elettronici” i prezzi sono andati via via ridimensionandosi consentendone dapprima l’uso prettamente commerciale (mezzi d’informazione, compagnie petrolifere, ONG, ecc.) per poi diffondersi all’utenza privata.

Le comunicazioni oggigiorno rivestono un’importanza strategica in qualsiasi settore di attività, a maggior ragione per chi si trova ad operare laddove le infrastrutture telefoniche “terrestri” non sono particolarmente affidabili o non esistono affatto; poter contare su un telefono satellitare, in particolari situazioni, può rappresentare – senza esagerare – la differenza tra la vita o la morte. Per questi motivi proviamo ad approfondire l’argomento:

Attualmente si spartiscono la fetta degli utenti “satellitari” quattro grandi aziende che forniscono tale servizio: Iridium , Inmarsat , Thuraya e Globalstar .

Iridium, sviluppato da Motorola, è ampiamente utilizzato dai militari e del governo degli Stati Uniti e utilizza circa 60 satelliti a bassa orbita terrestre ( circa 780 km ) per fornire la copertura quasi totale del pianeta. Inmarsat in origine era un’impresa non-profit legata all’Organizzazione marittima internazionale, a sua volta parte delle Nazioni Unite, ma attualmente è una società privata che utilizza 10 satelliti geostazionari (posizione fissa rispetto alla superficie della terra ) in un’orbita 36 mila chilometri sopra la superficie terrestre e copre quasi l’intero pianeta, con l’ eccezione delle regioni polari. Globalstar era un venture tra Qualcomm e Loral che ora è una società privata. Come Iridium, Globalstar utilizza una decina di  sateliti a bassa orbita ( 1400 km ). A differenza di Iridium, la rete Globalstar non copre l’intero pianeta.

Quali sono le principali differenze? Vediamole più in dettaglio…

Inmarsat

Con i satelliti geostazionari di Inmarsat , che sono posizionati intorno all’Equatore , se è possibile “vedere” il satellite, si può comunicare senza alcun tipo di problema (escludendo quelli di ordine economico). Il servizio è molto affidabile e difficilmente una comunicazione in corso “cade” a seguito di problemi tecnici.

La quota particolarmente alta dei satelliti della rete Inmarsat può rappresentare una sorta di benedizione in alcune situazioni in quanto è molto più facile riuscire a “vedere” il satellite in presenza di forte oscuramento da ostacoli, come ad esempio, la gola di un canion o una via tra i palazzi. Inoltre Inmarsat ha la capacità di gestire un gran numero di utenti contemporaneamente nelle aree di copertura dei suoi satelliti, caratteristica rilevante nel corso di un disastro naturale o di una situazione di crisi internazionale, dove un sacco di persone potrebbero utilizzare satphones nella zona.

Iridium

Con i tanti satelliti Iridium in rapido movimento che orbitano intorno al pianeta a diverse latitudini, anche se al momento non è possibile ” vederne” uno, è possibile che la situazione del cielo “satellitare” muti in breve tempo consentendoci di entrare in vista di un satellite entro pochi minuti. Le limitazioni di questo sistema sono costituite dal fatto che esistono solo due gateway terrestri dedicati all’instradamento “terrestre” di tutto il traffico proveniente dalla costellazione “Iridium”, inoltre non basandosi – come detto – su satelliti geostazionari, anche nel caso in cui si abbia una vista perfetta del cielo, la nostra telefonata verrà passata da satellite a satellite ogni 9-10 minuti, man mano che questi si spostano sul cielo sopra di noi.
Il passaggio da satellite a satellite non è, purtroppo, sempre perfetto  e come risultato l’interruzione delle chiamate è piuttosto frequente. Anche la qualità delle chiamate non è granché, con lunghi ritardi tra la trasmissione e la ricezione dei suoni. Il punto di forza di Iridium, come accennato in precedenza, è rappresentato dalla copertura davvero globale.

Globalstar

La rete di  Globalstar è simile a quella di Iridium, ma con un numero di satelliti inferiore, tuttavia Globalstar utilizza oltre 20 gateway regionali per collegare le chiamate telefoniche via satellite alle reti di telefonia fissa e cellulare.

A differenza dei due gateway Iridium, i gateway Globalstar, pur non offrendo una copertura completa su tutto il territorio globale, offrono un minore ritardo sui tempi di trasmissione, una migliore qualità delle chiamate ed una maggiore continuità di servizio.

E’ da segnalare una flessione negativa degli utenti Globastar, sostanziamente dovuta a problemi incontrati nella metà degli anni 2000. In sostanza , alcuni dei loro satelliti hanno iniziato ad estinguersi prima del previsto  causando non pochi problemi al servizio. Globalstar ha lanciato diverse decine di altri satelliti, che a dir loro hanno tempi di servizio e qualità decisamente migliori. Questi lanci hanno avuto luogo a partire dal 2009 e sembrano aver risolto la maggior parte dei problemi che gli utenti lamentavano.

Thuraya

Thuraya è un consorzio di operatori di telefonia satellitare dei paesi arabi che gestisce un  sistema basato su satelliti geostazionari la cui copertura include oltre 140 Paesi compresi prevalentemente nell’area del Mediterraneo; in particolare Europa, Medio Oriente, Africa e recentemente, grazie al lancio del terzo satellite, anche le regioni dell’Asia affacciate sul Pacifico e l’Australia. L’area coperta dal segnale comprende circa i 2/3 della superficie terrestre.

E’ da segnalare che durante la rivolta libica l’intero sistema fu oggetto di jaming da parte del regime di gheddafi, con conseguente impossibilità di effettuare telefonate satellitari con tale sistema, in quanto ritenuto un mezzo utilizzato dai ribelli per le comunicazioni; non è quindi da escludere che in altre situazioni di crisi, in paesi del medio oriente, possano essere attuate analoghe azioni di disturbo. Sicuramente un aspetto da tenere in considerazione, nel caso in cui, il telefono venga acquistato con l’intento di garantirci comunicazioni di sicurezza in caso di crisi.

La qualità dell’audio sembra non essere eccellente, ma la continuità del servizio è buona se si è in vista del satellite; essendo geostazionario non vi è il problema dei tempi di passaggio e delle possibili temporanee assenze di segnale.

Qualche considerazione finale

Per concludere questa rapida carellata sui vari sistemi di comunicazione satellitare di tipo “civile” chiudiamo con qualche generica indicazione.
Sia che il satellite a cui ci vogliamo connettere sia di tipo geostazionario o meno, occorre avere cielo libero tra noi ed esso, per cui tali sistemi non potranno essere attivati all’interno di strutture o sotto fitta copertura arborea. Anche la posizione dell’antenna, differentemente dai sistemi GSM a cui siamo abituati, riveste un ruolo fondamentale per un corretto collegamento, specie dove il segnale non è particoalrmente intenso; l’antenna mossa anche di pochi millimetri può fare la differenza tra un collegamento andato a buon fine ed una comunicazione abortita, vi consigliamo di mantenerla il più verticale possibile.

Ultimo consiglio: nel caso in cui dobbiate affidare la vostra sicurezza a questo tipo di apparecchi ponete la massima attenzione alla ricarica delle batterie. Se prevedete di fare lunghe attraversate senza frequente possibilità di ricarica vi consigliamo di preferire terminali che non necessitino di specifici caricabatteria, ma di sistemi di ricarica via USB cosicché sia possibile ricaricare attraverso la presa accendisigari del veicolo, la porta USB di un notebook o, perché no, da pannelli fotovoltaici portatili.

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