Bendaggio d’emergenza israeliano: il salvavita!
Bendaggio d’emergenza israeliano: un dispositivo che non può mancare nel vostro kit di primo soccorso.
In questo post cercheremo di illustrare le finalità di questo importante presidio di primo soccorso e le modalità per un suo corretto utilizzo.
La storia
Il bendaggio d’emergenza, alias bendaggio per lesioni traumatiche, alias bendaggio per il controllo delle emoraggie o semplicemente “bendaggio israeliano” fu inventato da Bernard Bar-Natan, un sopravvissuto all’Olocausto di 2 ° generazione, emigrato in Israele nel 1979 e chiamato a svolgere il suo servizio militare nel 1983. Durante il suo servizio nell’Israeli Defence Force (IDF) si rese conto di come i presidi di emergenza in uso a quel tempo non fossero efficaci per il controllo delle emoraggie nelle ferite da arma da fuoco, soprattutto in contesti di emergenza tipicamente militari.
Ciò che Bernard aveva in mente era di evitare la necessità di dover mantenere fisicamente la pressione sul punto della ferita per controllare l’emoraggia, distraendo personale dalle fasi di combattimento, ma di avere a disposizione un particolare tipo di bendaggio che esercitasse “automaticamente” una pressione sulla ferita, senza la necessità che fosse un compagno a farlo.
La società di primo soccorso che Bar-Natan fondò poco dopo, introdusse tali bende negli Stati Uniti; correva l’anno 2000 e non molto tempo dopo le prime unità d’elite americane iniziarono ad inserire tali dispositivi nei propri kit individuali di soccorso. Già l’anno successivo vi fu per tale presidio il cosiddetto battesimo del fuoco: fu impiegato massicciamente durante le operazioni di soccorso a seguito della sparatoria avvenuta l’8 gennaio 2011 a Tucson in Arizona.
Come funziona
Il bendaggio d’emergenza combina una medicazione sterile, un bendaggio elastico ed un dispositivo in grado di applicare fino a 13 kg di pressione sulla ferita, inoltre la barra di chiusura con la quale si fissa il bendaggio al termine della medicazione può essere utilizzata per esercitare una pressione aggiuntiva; rappresenta un vero e proprio sistema multiuso in quanto può trovare applicazione come laccio emostatico di emergenza, come benda elastica o per immobilizzare un arto con una stecca. Un ulteriore aspetto positivo è che tale bendaggio può essere applicato con una sola mano e quindi costituisce un valido strumento per l’auto-soccorso.
Uso e applicazione
La benda viene fornita avvolta in un doppio involucro, il primo costituito da una pellicola trasparente e il secondo in alluminio sottovuoto; se da un lato questo imballaggio può dare luogo alla perdita di qualche secondo prezioso durante la fase di disimballaggio, dall’altro garantisce la sterilità anche in condizioni d’uso proibitive.
Pubblichiamo di seguito un video che illustra passo-passo le operazioni da svolgere per una corretta applicazione del bendaggio d’emergenza e tutti i suoi possibili impieghi.
Conservazione
Nel caso in cui lo conserviate all’interno di un trauma kit e non direttamente nelle tasche dell’uniforme da combattimento, vi consigliamo di rimuovere il primo involucro in modo che il solo involucro trasparente consenta di individuarne il contenuto a prima vista e per ridurre i tempi di disimballaggio in caso di emergenza; questo suggerimento assume maggiore rilevanza considerando la difficoltà aggiuntiva introdotta dall’uso dei guanti, soprattutto se resi scivolosi dalla presenza del sangue e non ultimo dalle condizioni di forte stress al quale saremmo sottoposti.
Dove reperirla
Ormai questo tipo di presidio per il primo soccorso è diffusissimo in tutto il mondo ed è facilmente reperibile sui siti specializzati in primo soccorso tattico e addirittura sui noti siti di vendita online quali Amazon o eBay.
La versatilità e l’efficacia di queste bende ne fanno un “must” che non può mancare nel vostro kit di primo soccorso individuale o a bordo del vostro veicolo.
Fonte: ITS Tactical