Tourniquet: il salvavita del combattente
Una delle più comuni cause di morte in combattimento è sicuramente dovuta alle emorragie di tipo massivo. Ogni buon operatore dovrebbe essere opportunamente formato sulle principali tecniche di primo soccorso tattico in combattimento Tactical Combat Casualty Care (TCCC) o Combat Trauma First Aid (CTFA); conoscenze che reputo fondamentali per garantire all’interno del team quella capacità di autosoccorso indispensabile per attuare un intervento immediato durante l’attesa dei soccorsi qualificati. Ritengo sia indubbiamente positivo, dal punto di vista psicologico, sapere che i tuoi colleghi sono in grado di soccorrerti adeguatamente in caso di necessità.
Ritornando alle emorragie occorre premettere che quasi tutti i protocolli di soccorso prevedono come primissimo intervento il tamponamento compressivo sulla ferita, tuttavia non sempre questa tecnica è efficace o applicabile, basti pensare alla presenza di più feriti da trattare o alla necessità di effettuare un disingaggio sotto il fuoco nemico.
E’ in queste circostanze che il CAT (Combat Application Tourniquet) rappresenta un ancora di salvezza per il combattente ferito. Il CAT, in sostanza, non è altro che un sistema emostatico rapidamente applicabile, particolarmente efficace, che dovrebbe far parte della dotazione personale di ciascun operatore.
Ovviamente tale sistema rappresenta il rimedio estremo per garantire l’emostasi, in quanto arrestando completamente il circolo a valle del punto di applicazione, può comportare serissime conseguenze ai tessuti che, non venendo correttamente irrorati di sangue, vanno incontro a degenerazione ischemica. E’ per evitare queste conseguenze che nel caso in cui se ne renda indispensabile l’applicazione, il tourniquet non dovrebbe essere tenuto per più di 2 ore e che la rimozione deve avvenire unicamente per opera di personale medico qualificato.
Trattandosi di un dispositivo di autosoccorso dovrebbe essere collocato tra l’equipaggiamento individuale in una posizione di comoda e rapida reperibilità; si consiglia quindi di posizionarlo in una tasca anteriore del combat jacket o del gibernaggio, da dedicare esclusivamente a tale uso, posizionata in modo tale da essere facilmente raggiungibile da entrambe le mani.
A seguire alleghiamo un video che riporta le modalità di corretta applicazione, in quanto è del tutto inutile portarlo con se non avendo idea di come si usi.
Ovviamente questo è un semplice articolo informativo e chi scrive non ha la pretesa di fornire le nozioni necessarie per un soccorso corretto e qualificato. Siamo convinti che queste tecniche non si possano apprendere dal web, ma sia necessario seguire appositi corsi che vi invitiamo a frequentare.
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