Idratazione: non pensarci, falla e basta!

Idratazione: non pensarci, falla e basta!


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Ogni qual volta ci si trovi ad operare in periodi estivi o in territori caratterizzati da climi caldi è indispensabile affrontare un argomento che viene spesso trascurato, ma rappresenta la chiave per il successo e la sopravvivenza. Molte persone pensano all’idratazione come “ho sete, ho bisogno di bere”, ma quando si ha sete, in certe situazioni, si è già disidratati oltre il punto in cui è possibile risolvere il problema con una bottiglia di acqua.

Una persona impiegata in attività operative presso teatri desertici si disidrata in un periodo di tempo ridicolmente breve.  In queste particolari condizioni operative è bene che tutti i componenti del team sappiano come agire in situazioni di primo soccorso. Le principali tecniche di primo soccorso in caso di disidratazione  rappresentano uno skill che ciascuno dovrebbe aggiungere al set di abilità, in quanto danno la possibilità di aiutare un amico in difficoltà o addirittura di salvargli la vita. I sintomi del colpo di calore possono sopraggiungere in fretta e hanno bisogno di essere riconosciuti ancora più velocemente per garantire un’efficace soccorso evitando maggiori conseguenze. Il più evidente di questi sintomi è la debolezza unita a perdita di lucidità (particolarmente pericolosa quando si maneggiano armi da fuoco), vertigini, brividi, pelle secca, capogiri e vampate di calore.

Perchè nel titolo di questo post abbiamo scritto “Idratazione: Non pensarci, falla e basta”?. Semplicemente perchè l’operatore non deve bere unicamente nel momento in cui ne sente il bisogno, ma deve attuare una sistematica attività di idratazione assumento piccole quantità di liquidi ad intervalli di tempo regolari. Le quantità consigliate di consumo per gli uomini sono circa 3 litri al giorno e di circa 2,2 litri al giorno per le donne. Nel corso di una attività fisica pesante in climi caldi, questa raccomandazione raddoppia ed in alcuni casi triplica. E’ bene mantenere un mix di zuccheri, elettroliti ed acqua. Bevande energetiche, caffè, bibite ghiacciate e altre bevande contenenti caffeina sono fondamentalmente le cose peggiori che si possano bere. Bevande gassate  o birra non sono particolarmente indicati durante l’attività intensa in quanto il loro contenuto ti farà espellere i liquidi più velocemente dl quanto tuo corpo ne possa assorbire. Le bevande che andrebbero consumate sono l’acqua, le bevande sportive  e gli integratori di elettroliti (compresse, polveri, ecc …).

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Occorre evitare di eccedere con i quantitativi di elettroliti; una possibilie regola è di considerare una bottiglia di bevanda sportiva o supplemento elettrolita per ogni 2 litri di acqua.  Se si consuma troppo zucchero si può anche incorrere in crampi, la stessa cosa accadrà se non si consuma alcun elettrolito. Se ti trovi in campo con un compagno quando all’improvviso è colto da forti dolori alle braccia, gambe o allo stomaco, se ha assunto solo acqua e niente altro è, molto probabilmente, in carenza di elettroliti; in questo caso occorre iniziare il trattamento con alcuni piccoli sorsi di una bevanda sportiva, ovviamente se l’infortunato è cosciente ed in grado di bere autonomamente. In questo modo è possibile ridurre il rischio di soffocamento. Se il collega non è in grado di bere da solo significa che la situazione è particolarmente grave e và ben oltre il vostro primo soccorso, occorre chiamare aiuto ed organizzare un medevac. Se invece la somministrazione di elettroliti ha effetto, sarà in grado di aumentare lentamente la loro assunzione e spesso vedere sollievo in pochi minuti.

Se un componente del team fosse colpito dai sintomi di disidratazione, occorre immediatamente toglierlo dall’esposizione diretta ai raggi del sole e come sopra fargli bere piccole quantità di acqua, miscelata con elettroliti o un trattamento specifico per la disidratazione. Una disidratazione grave può richiedere ore e specifici trattamenti medico sanitari per essere risolta; un principio di disidratazione non trattato correttamente può evolvere rapidamente verso uno stato di coma e successivamente verso la morte.

Il punto importante è che avete bisogno di conoscere il vostro corpo per salvaguardarlo, in questo caso mantenendolo idratato. Riconoscere i sintomi della disidratazione e imparare a risolverli è un’aspetto importante per garantire la vostra sopravvivenza e per non compromettere la missione che vi è stata assegnata, quindi… idratazione: non pensarci, falla e basta!

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